L’imperatore del male. Una biografia del cancro
Autore: Siddhartha Mukherjee
Edizione: Neri Pozza
Pagine : 730
Prezzo:19.00 euro
Anno: 2011
Di Giuseppe Preziosi
Il fumo uccide, ciclisti che girano in città con maschere più pesanti delle loro biciclette, non mettere il cellulare vicino all’inguine e non usarlo troppo che altrimenti chissà che succede al cervello, lava con attenzione frutta e verdura, hanno abbattuto quel palazzo perché pieno d’amianto chissà di cosa era fatta al mia scuola elementare, non ti stressare troppo, non bere troppo, mangia pesce, compra le arance della salute, compra le azalee per la mamma, spalmati la creeeeema! soldati che tornano dalle guerre lesi dalle armi all’uranio impoverito, fai una attenta e analisi dei tuoi nei, usa le scale, usa il preservativo.
Circoscrivere, depotenziare, conoscere, accerchiare, indebolire il nemico. Questo antagonista detto cancro e tumore che così come nei corpi così nella nostra vita quotidiana si è insinuato con capacità impressionanti fino ad invadere ogni aspetto della nostra vita trasformando vizi, abitudini, piaceri, scelte, difetti, incuranze, distrazioni in fattori di rischio, catalizzatori di patologie mortali, danneggiamenti indiretti a chi è intorno a noi.
Ma chi è questo villain che ha dichiarato guerra al genere umano in modo così trasversale, democratico, risoluto, implacabile, attraverso tutti i luoghi e i tempi.
Lo racconta Siddhartha Mukherjee medico e ricercatore oncologo che dinanzi a sguardi interrogativi dei suoi pazienti ha sentito il bisogno di definire il nemico che stavano affrontando insieme. E lo fa tramite una biografia, come se il cancro fosse un’ ombra, un soggetto scaltro e marginale che accompagna l’essere umano da sempre. Il campo ( di battaglia) è ampio e attraversa secoli e continenti; si incontrano medici, pazienti, intuizioni, ossessioni, caduti, strategie di propaganda, fallimenti, azzardi, speranze infrante, tanto denaro e tanti topini morti. Una risposta definitiva che si riverberi in una cura definitiva no.
Storie di uomini, medici e pazienti soprattutto: da Galeno che aveva individuato all’interno della sua teoria dei fluidi corporei il tumore come un accumulo di bile nera che ristagnando nel corpo formava una massa opaca e fredda a William Stewart Halsted e la chirurgia radicale che attraverso le sue mastectomie estreme e tecnicamente perfette sperava di asportare completamente il cancro dal corpo delle sue pazienti. Dalla regina di Persia Atossa che, narra Erodoto nel 440 a.c., colpita da uno strano malanno al seno prima si ritirò in una impenetrabile solitudine e poi si convinse a farsi asportare un seno di uno schiavo a Jimmy un bimbo appassionato di baseball con un raro linfoma all’intestino che con la sua immagine ha rappresentato uno spartiacque nella raccolta fondi per la ricerca; si perchè la guerra una questione di propaganda: Sidney Faber tramite il Jimmy fund e Mary Lasker tramite l’ American Society for the control of Cancer capirono che la loro battaglia aveva anche bisogno di icone, mascotte, immagini, slogan, imprenditori, produttori cinematografici, pubblicitari, dirigenti d’azienda farmaceutiche, avvocati.
Storie di piccoli singoli drammi ma anche di enormi tragedie come quando il 2 dicembre 1943 a Bari navi alleate bombardate dalla Luftwaffe esplosero rilasciando gas mostarda avvelenando ogni essere vivente non ucciso dalle esplosioni; in tutta la sua tragicità questo avvenimento servì da propulsione alla lotta alle leucemia. Sono decine e decine le storie che si rincorrono in questo libro, narrazioni che vengono anche da lontano e che un puro caso si legano alla storia di questa patologia; storie di sopravvivenza ma anche di conoscenza, una conoscenza che si fa via via nei secoli più accurata, precisa risalendo nel microscopico a trovare le origini del cancro nei nostri stessi geni, nei mattoni che costruiscono il nostro corpo.
Una storia che purtroppo, aldilà di tutte le speranze e le ingenue illusioni, non può finir bene, non finisce con una sconfitta ma lascia aperto e tutto da scrivere il capitolo della disfatta di questo ingombrante, letale, feroce compagno di viaggio.