Perché l’Osservatorio
Premesse
L’Osservatorio Psicologia nei Media nacque da un’idea del dott. Luigi D’Elia, che per primo avvertì la pressante esigenza di presidiare, attraverso una presenza ed un’interfaccia competenti e specialistiche, l’informazione e la comunicazione che viene prodotta da tutti i tipi di media (televisione, radio, internet, stampa, editoria, cinema, pubblicità, etc.) relativamente a tutte le pratiche e tutti i saperi psicologici. Questa esigenza emerge dallo stato di insufficienza e/o dequalificazione in cui versa l’informazione la comunicazione negli ambiti specifici citati.
Finalità Generali
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone, attraverso un attento presidio dell’informazione e lo studio della comunicazione mediatica in ambito Psy, la tutela delle discipline psicologiche e della loro dignità culturale in rapporto con le loro funzioni sociali.
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone la promozione delle discipline Psy attraverso l’innalzamento della qualità informativa della psicologia presso la cittadinanza a garanzia di un divulgazione più corretta ed utile.
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone come attiva interfaccia sociale e culturale tra mondo delle comunità scientifiche e professionali della psicologia e la società civile in merito alla migliore informazione e divulgazione possibile in ambito Psy”, sia attraverso un contatto diretto con la popolazione, sia attraverso un lavoro di rete con le altre comunità professionali implicate nei processi comunicativi, in particolare giornalisti, mondo dell’informazione, altri professionisti (medici, avvocati, politici, etc.).
Obiettivi Specifici
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone il compito di monitorare la qualità e la correttezza dell’informazione nell’ambito delle discipline psicologiche, nonché di esplorare le forme della comunicazione negli stessi ambiti, in ordine a tutti i media coinvolti: Televisione, Radio, Stampa, Internet, Editoria, Cinema, Pubblicità.
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone di ricevere e raccogliere tutte le segnalazioni provenienti da cittadini (professionisti e non) in merito a quanto sopra esposto e di costruire dei dossier ragionati su di esse, in specifici database accessibili a tutti. Tutte le segnalazioni devono necessariamente essere documentate e circostanziate per poter essere adeguatamente inserite nei propri database.
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone di studiare il materiale pervenuto ed effettuare ricerca qualitativa e quantitativa sulla base dei database raccolti
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone un’osmosi comunicativa con le fonti giornalistiche o mediatiche, cioè d’interloquire con ogni fonte dalla quale provenga informazione in ambito “psy” valutata come non corretta o non qualitativa sul piano scientifico e divulgativo, ed altresì di confrontarsi con le stesse fonti in ordine alle forme di comunicazione utilizzate.
- L’Osservatorio Psicologia nei Media si propone di riconoscere le fonti giornalistiche o mediatiche considerate tra le più qualitative ed efficaci attraverso dei premi di qualità rilasciati annualmente (s’intende premi simbolici, come essere il primo di una classifica). A tale scopo l’Osservatorio Psicologia nei Media si propone di costruire i criteri di qualità dell’informazione Psy e su di essi di stabilire un rating tra le varie forme mediatiche suddivise per settore.
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