Salute: una legge per lo psicologo a scuola, appello Ordine a Lombardia

Milano, 13 set. (Adnkronos  Salute) – Una legge per istituzionalizzare la figura dello psicologo a scuola, una ‘sentinella del disagio’ che possa arginare il dilagare di disturbi alimentari, dipendenza da alcol e droghe, tentati suicidi fra i teenager. L’appello per una normativa ad hoc arriva dall’Ordine degli psicologi lombardi, che al debutto del nuovo anno scolastico chiede al Pirellone “che si avvii al più presto la discussione e approvazione di una legge della Regione Lombardia che istituisca la figura professionale dello psicologo scolastico, in parallelo a quanto già attuato in Puglia e Abruzzo”.

Sul tema, riferisce una nota, l’Ordine degli psicologi della Lombardia (Opl) è stato ascoltato dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale. Nel corso dell’audizione, è stato discusso in particolare il tema della psicologia scolastica in relazione al Piano socio-sanitario regionale (Pssr) 2010-2014, in via di approvazione. L’Opl ricorda che “l’Italia è l’unico grande Paese europeo a non avere una norma sullo psicologo nelle scuole”. Ma “dal momento che la ‘prevenzione e promozione del benessere’ nelle scuole occupa un intero capitolo del previsto Pssr 2010-2014 – sottolinea l’Ordine – la mancanza dell’unica figura professionale che può correttamente farsi carico di questa attività provoca conseguenze importanti in termini di efficacia del progetto di prevenzione”.

Stando al rapporto 2010 della Sidca, la Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare – ricordano gli psicologi lombardi – l’anoressia-bulimia è la prima causa di morte nelle femmine tra i 12 e i 25 anni. E ancora. I dati Istat indicano i suicidi come terza causa di morte tra gli adolescenti italiani; il 15,8% degli 11enni della Penisola dichiara di consumare abitualmente alcol, e in generale i teenager del Belpaese si troverebbero al terzo e quarto posto in Europa per consumo rispettivamente di cannabis e cocaina.

L’Ordine degli psicologi della Lombardia, continua la nota, “si associa a quanto contenuto nel Pssr riguardo la gravità del disagio in età evolutiva e la necessità di una attività di prevenzione professionalizzata, concertata ed efficace”.

Pertanto, nel corso della riunione con la Commissione Sanità del Pirellone, l’Opl rappresentato dal segretario Carlotta Longhi ha rilevato che “a livello europeo, tra 7 importanti nazioni (Spagna, Olanda, Danimarca, Germania, Francia, Grecia e Italia), il nostro è l’unico Paese in cui la figura dello psicologo scolastico non è integrata nel sistema scuola per il tramite di una legge specifica, ovvero al servizio di insegnanti e studenti, nell’ottica di una prevenzione del disagio e delle dipendenze”.

Alla Regione, poi, l’Opl fa notare che “a livello di amministrazione centrale sono stati presentati ben 13 disegni di legge, nessuno dei quali è giunto alla discussione parlamentare”. Invece, “a livello regionale, la Puglia con la legge regionale 31/2009, e ancora prima l’Abruzzo, hanno approvato autonomamente, riconoscendo l’esigenza sociale e il ritardo dell’amministrazione centrale, leggi regionali sull’istituzione sperimentale dello psicologo scolastico”. Infine, “a livello di Regione Lombardia, esiste solo un protocollo di intesa tra l’Ordine degli psicologi e la Faisal, ente che rappresenta i dirigenti del 90% delle scuole autonome”.

Secondo gli psicologi lombardi, “la scuola è praticamente l’unico luogo in cui bambini e adolescenti possono essere ‘monitorati’ e seguiti tutti insieme per quanto riguarda problemi gravi e disagi”.

Anche per questo, “nonostante la mancanza di una apposita normativa – precisa l’Ordine regionale – già attualmente lo psicologo viene attivato nelle scuole in cui i dirigenti hanno autonomamente previsto questo servizio, nel caso di problemi e disagi tramite segnalazioni degli insegnanti, indirizzamento ad uno sportello di ascolto psicologico oppure tramite richiesta di interventi diretti e concertati nelle classi”.

In conclusione, e “visto quanto sopra, si sottolinea quindi il grave ritardo in cui si trova il nostro Paese rispetto all’istituzione di un servizio strutturato di psicologia scolastica come riconoscimento di una professionalizzazione della prevenzione su un piano sanitario. Il riconoscimento legislativo di questa figura, peraltro già presente in molte scuole della nostra Regione su iniziativa propria di numerosi dirigenti scolastici – chiude l’Opl – è un atto dovuto di tutela dell’utenza e un salto di qualità sul piano della qualità degli interventi di prevenzione stessi”.

http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/Salute-una-legge-per-lo-psicologo-a-scuola-appello-Ordine-a-Lombardia_957337990.html

Author: Brian

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5 Comments

  1. All’attenzione dell’ordine della Lombardia.
    Da Roma ci viene portato a conoscenza che l’Università La Sapienza dta per attivare un corso di Medicina e psicologia patrocinato dall’ordine dei medici. Che cos’è un ulteriore tentativo per estromettere gli psicologi clinici, gli psicoterapeuti, gli psicanalisti o un modo di sottometterli alle decisioni dei medici di base che saranno gli u8nici autorizzati a fare diagnosi e a prescrivere il tipo di psicoterapia e il tipo di orientamento che il paziente dovrà seguire pretendendo magari di fare la supervisione ( a pagamento si intende)pena la denuncia si abuso di professione? Se cosi è poveri i nostri giovani colleghi.
    Dr. Tullio Lombardi

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    • Egregio Dr. Lombardi,
      per prima cosa La ringrazio per la mail inoltrata all’OPL.
      Consivido la preoccupazione.
      Ha avuto risposte dall’Ordine?
      Nel caso, se mi indica chi ha contattato, posso provare a sentire anche io.

      Grazie e a presto,
      Dott. Bernardino Meloni
      PSicologo Psicoterapeuta

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      • Faccio presente ai colleghi che per comunicare con l’Ordine Lombardia non è su questo sito che occorre scrivere, ma sul sito istituzionale http://www.opl.it la cui email è segreteria@opl.it

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  2. ..Come volevasi dimostrare..gli psicologi non vogliono cambiare la psicologia, non vogliono adeguare la disciplina ai mutamenti culturali che incalzano tutti noi in questi ultimi anni, ed allora ecco che sta per cominciare il banchetto degli sciacalli: i medici si prenderanno la parte della psicologia che fa capo alla tradizione scientifica della disciplina, mentre tutta la parte “speculativa”, ad iniziare dalla psicoanalisi “classica”, verrà addentata dalla folta schiera degli umanisti, e da varie figure di ciarlatani che hanno bisogno di riferimenti suggestivi per valorizzare le loro chiacchiere. Si tratta dell’nizio della fine..ma anche di un nuovo inizio, per chi ama proporsi con dignità come professionista e studioso in materia di psicologia. Vedete, non è questione di inneggiare alla scienza come forma di trionfo del conoscere e di supremo ordine; e non è neanche questione di pensare alla scienza come quel fenomeno culturale non contaminato da mode e giochi di palazzo. Si tratta solo di capire che si può essere creativi, anzi lo si è molto di più, all’interno di un gioco di regole condiviso, anziché a schema libero, creando teorie autoreferenziali costantemente tese alla autovalidazione. La psicologia clinica, nel suo assetto attuale, è logora e malconcia; e, visto che gli psicologi non sanno rinnovarla, è forse meglio che siano i medici, nel tempo, a salvare il salvabile. In verità, vi è molto da salvare, ma nessuno psicologo ha mai veramente capito che ad un certo punto occorreva arrivare ad una sintesi, procedere verso un nuovo corso unitario: tutto questo non avrebbe certo significato “dittatura del pensiero unico, né appiattimento della soggettività umana verso uno standard di “salute mentale”; e non avrebbe neanche significato disconoscere il ruolo storico delle varie tradizioni della psicologia clinica, ad iniziare dalla psicoanalisi. Ma, purtroppo, gli psicologi sono troppo malati di ideologia per vedere quale potrebbe essere il loro stesso bene comune, il bene della psicologia e degli psicologi. Ed ecco a voi, cari colleghi, il banchetto degli sciacalli!…chi è cagion del suo male, pianga se stesso.. . Per quel che mi riguarda: benvenuti amici medici!

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  3. Chiarissimo Dr. Bernardino Melone,
    purtroppo fino ad ora non ho avuto alcuna risposta da parte dell’ordine.Non appena saprà qualche cosa la indormerò
    Cordiali saluti,
    dr. Tullio Lombardi

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