Quando tradurre è tradire (variazioni sul tema in una ricerca sugli antidepressivi)
Si dice che le traduzioni siano come le donne: brutte e fedeli, o belle e infedeli. Chissà. E’ un vecchio stereotipo che riferito alle donne ci fa sorridere, ma per le traduzioni sembra avere una sua validità.
Pubblichiamo di seguito, fianco a fianco, due articoli che parlano di farmaci antidepressivi e placebo. L’uno è stato pubblicato (in inglese) sul sito healthnews.com, l’altro sul quotidiano online lastampa.it che, correttamente, cita in calce il primo come fonte.
Eppure… qualcosa è accaduto nel passaggio tra l’uno e l’altro. Balza all’occhio la diversa lunghezza tra i due, ma non è tutto qui.
Come nel gioco infantile del “telefono senza fili”, si verifica una deformazione dell’informazione che però, in questo caso, non dà luogo a divertimento innocente ma a dei contenuti – a partire dal titolo, completamente antitetico rispetto ai risultati della ricerca – che possono essere fuorvianti per il lettore.
Non trattandosi di una traduzione pedissequa, come la nostra, non capiamo quali percorsi abbiano seguito i redattori per giungere alle interpretazioni che propongono ai lettori, tuttavia non vogliamo aggiungere altro, a voi la lettura e i commenti!
Da healthnews.com |
Da lastampa.it |
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I consumatori hanno speso miliardi di dollari compilando prescrizioni per antidepressivi, e studio dopo studio hanno dimostrato la loro efficacia. Funzionano. Ricerche sull’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) hanno anche mostrato delle promesse nel trattamento della depressione. Sia l’erba naturale che i farmaci medicinali funzionano bene per trattare la depressione. Ma anche le pillole di zucchero usate come placebo funzionano!La depressione è la causa principale di disabilità in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Uno su venti americani oltre i 12 anni è depresso, con la casistica più alta nelle persone tra i 40 e i 59 anni. L’ottanta per cento delle persone depresse hanno difficoltà nella vita privata, e un terzo anche sul luogo di lavoro. Questo rende la depressione un’epidemia mondiale. Il numero di visite mediche per depressione ha superato i 25 milioni lo scorso anno. Nove volte su dieci sono stati prescritti farmaci ai pazienti, anche se è noto che complessivamente gli antidepressivi funzionano in meno della metà dei pazienti. Soltanto il 30 per cento delle persone che sperimentano la depressione cercano un aiuto medico di qualsiasi genere.In uno studio comparativo tra l’Erba di San Giovanni e il diffuso antidepressivo Zoloft, l’Erba di San Giovanni ha curato il 24 per cento dei pazienti a cui era stata somministrata mentre lo Zoloft ne ha curato il 25 per cento. Coloro che hanno preso un placebo a base di pillole di zucchero hanno riportato una percentuale più elevata d’efficacia: più del 30 per cento.L’effetto positivo delle pillole di zucchero probabilmente può essere attribuito all’attenzione data ai partecipanti. Le 20 ore trascorse con gli esperti, durante lo studio, possono aver accresciuto il benessere dei partecipanti. Gran parte del tempo è stato impiegato per monitorare i loro sentimenti e comportamenti. A paragone, la media del tempo in cui una persona curata per depressione vede il proprio medico è di soli 20 minuti al mese. Questa qualità dell’attenzione è la probabile ragione per cui i soggetti con il placebo hanno avuto buoni risultati con il farmaco placebo. In 96 studi sugli antidepressivi condotti tra il 1979 e il 1996, oltre la metà non hanno mostrato effetti distinguibili tra il farmaco antidepressivo e il placebo. I produttori di Prozac hanno condotto loro stessi cinque ricerche e ve ne sono state due che hanno mostrato effetti positivi del loro prodotto. Gli effetti del placebo non solo soltanto emotivi ma anche fisici. Gli studi hanno mostrato gli stessi cambiamenti nel livello di serotonina sia in coloro che hanno assunto il placebo, sia in coloro che hanno assunto i farmaci convenzionali e l’Erba di San Giovanni. Comunque, una volta che ai soggetti trattati con placebo è stato rivelato che non avevano assunto preparazioni farmaceutiche, gli effetti positivi si sono annullati, e ciò prova che la fiducia nel potere curativo dei farmaci antidepressivi influisce sulla loro efficacia. In aggiunta, l’effetto del placebo sembra essere crescente. Una ricerca della Columbia University ha dimostrato che il numero dei soggetti che rispondono bene ai placebo nei trial clini è aumentato negli ultimi 20 anni. Oggi le immagini cerebrali vengono usate per identificare le aree del cervello interessate dai farmaci e dal placebo. Gli effetti del placebo sono stati rilevati sia nell’ippocampo sia nell’area dello striato del cervello. Altri trattamenti naturali per la depressione includono gli Omega-3, gli acidi grassi, la vitamina B6, il SAMe (S-adenosina-L-metionina), il 5-HTP (5-idrossitriptofano), la vitamina D, e la valeriana. Anche un sonno adeguato può aiutare e guarire la depressione lieve. E’ importante consultarsi con il proprio medico se si sperimentano dei segnali di depressione. Prima di iniziare qualsiasi trattamento di auto-cura, chiedere al proprio medico riguardo possibili controindicazioni. |
Le depressione affligge un numero sempre maggiore di persone. Lo confermano i 25 milioni di dottori che, ogni anno, prescrivono farmaci antidepressivi. Secondo un rapporto del 1999 dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si ammalano di depressione ben 100 milioni di persone ogni anno.A soffrirne sono gli adolescenti dai 12 anni in su, ma altissimo è il numero d’incidenza della malattia nelle persone di età compresa tra i 40 e i 59 anni.Una recente ricerca* ha voluto testare l’attività antidepressiva dell’Iperico a confronto con un farmaco chiamato Zoloft. Dai dati raccolti è emerso che l’iperico è riuscito a curare il 24% delle persone affette da depressione. Mentre il farmaco di sintesi il 25%.Se vi siete meravigliati dei risultati è solo perché non vi abbiamo ancora informati sul resto: il 30% delle persone trattate con placebo sono guarite. Sì, avete capito bene, il placebo pare aver funzionato meglio dell’Iperico e dello Zoloft.Persino da studi condotti tra la fine degli anni ’70 e il 1996 (ben 96 studi) è emerso che non vi era alcuna differenza tra le persone curate con i classici antidepressivi di sintesi e quelli curati con un placebo. Sembra che l’effetto placebo sia visibile non soltanto a livello mentale, ma persino fisico. Nei pazienti trattati con placebo, infatti, si erano regolarizzati anche i livelli di serotonina. A conferma, però, che nella depressione è fondamentale la condizione psicologica, i pazienti che hanno saputo di essere guariti utilizzando un placebo, poco dopo hanno avuto un peggioramento della loro condizione. |