La pubblicità di farmaci aumenta visite mediche e prescrizioni
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3/6/2009 –
La pubblicità di farmaci aumenta visite mediche e prescrizioni
I ricercatori dell’University of North Carolina Chapel Hill School of Medicine, hanno condotto uno studio in cui è stata valutata l’incidenza della pubblicità nel numero di visite mediche e prescrizioni di farmaci.
Dai dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto un possibile legame tra la pubblicità e l’aumento di visite e prescrizioni mediche. Tutto questo sarebbe dovuto all’impatto emotivo scatenato dagli spot che fanno leva sul senso di valutazione di eventuali sintomi in relazione a possibili malattie.
La presa in considerazione di possibili sintomi manifesti nella vita della persona, induce questa a recarsi dal proprio medico per una valutazione. Questo è il tipo di risposta che promuove la pubblicità diretta al consumatore, secondo il coordinatore dello studio dr. Spencer D. Dorn, gastroenterologo ed epatologo. In più, un maggior ricorso al proprio medico può tradursi a volte in una eccessiva prescrizione e consumo di farmaci, fa inoltre notare Dorn.
Analizzando i dati riguardanti le prescrizioni e le vendite di un noto farmaco contro la stitichezza avvenute durante una campagna promozionale si è visto come le prescrizioni e le vendite siano aumentate in maniera esponenziale. Tuttavia, dopo un po’ di tempo e in assenza di altre campagne pubblicitarie, i dati sono tornati alla normalità. Questo fatto fa supporre un possibile legame tra la pubblicità e la diffusione del farmaco.
I risultati dello studio sono stati presentati al Digestive Disease Week in corso dal 30 maggio al 04 giugno 2009 a Chicago, Illinois.
(lm&sdp)