Medicina 33, il neurologo ed il gioco d’azzardo patologico

SEGNALAZIONE

Nome: […] email: […] oggetto: Medicina 33 Segnalazione:

Salve, nella puntata di Medicina 33 del 02/03/09, condotta come di consueto da Luciano Onder, si è parlato di dipendenza da gioco d’azzardo. L’ospite “esperto” era un neurologo di Bari che ha parlato di come curare patologie legate al gioco d’azzardo con terapie esclusivamente farmacologiche. Non sarebbe stato più opportuno che a parlarne ci fosse stato uno psichiatra affiancato da uno psicologo esperto delle New Addictions, visto che in questo ambito è stato il nostro lavoro di ricerca a portare nuove scoperte e nuovi orizzonti terapeutici?

Lettera Firmata

Nome: […] email: […]
oggetto: rubrica tg2 medicina 33

ALTRE SEGNALAZIONI

Ieri, 2 marzo 09, all’interno della rubrica del tg2 medicina 33 storico programma di rai 2, il conduttore, sig. Luciano Onder, introduce il tema: il gioco d’azzardo, può essere una malattia? L’intervistato è un neurologo il quale spiega il fenomeno…e conclude che il neurologo (?) ha il dovere di aiutare il paziente con una terapia farmacologica con farmaci antiossessivi e antidepressivi. domando io: cosa c’entra il neurologo? E la psicoterapia? E gli psicologi dei SerT? Mi sembra che sia stata data una informazione quanto meno incompleta!
grazie, Lettera Firmata

Gentili colleghi,
volevo segnalare l’ Intervista di Luciano ONDER su “Gioco d’azzardo” andata in onda oggi 02.03.2009 nella rubrica “Medicina 33” su Rai Due nella quale ha trattato la problematica intervistando il Prof. Vito COVELLI Neurologo Policlinico – Bari.
Mi è sembrato alquanto riduttiva la trattazione dell’argomento che ha valorizzato un unico punto di osservazione nel processo di cura di pazienti che vivono situazioni di dipendenza; l’unica proposta messa in luce era l’assunzione di farmaci. Mi sono sinceramente risentita poichè non è stato dato spazio (nemmeno un accenno) alla possibilità di trattare tali forme di disagio psicologico attraverso la competenza
(sicuramente più opportuna!) di un professionista psicologo / psicoterapeuta.
Grazie per l’attenzione
Lettera Firmata

Nome: […] email: […] oggetto: il neurologo che si occupa di dipendenze patologiche

Segnalazione: alla trasmissione 33 di Onder in onda oggi 2 Marzo 2009 un neurologo risponde in merito al gioco d’azzardo patologico affermando che è dovere del neurologo curare questo tipo di distrurbi e compulsioni prescrivendo farmaci, ecc. Onder stesso chiede “come il neurologo può aiutare questo tipo di disturbi”. Se il neurologo fa lo psichiatra e lo psicologo, mi domando se sia lecito che lo psicologo e lo psichiatra facciano il neurologo!?!?!

Lettera Firmata

PARERE DEL DR. CESARE GUERRESCHI

Il gioco d’azzardo è una problematica che si sviluppa coinvolgendo i vari aspetti della vita di un individuo, con ripercussioni presenti sulla psiche,sull’organismo, sugli affetti, l’economia e l’attività sociale del soggetto affetto da tale patologia.
Nasce dunque la necessità di un trattamento ad hoc.
Noi abbiamo scelto la terapia multimodale che offre un’integrazione umanistica, una sistematizzazione ed un programma completo.
Lo scopo della terapia multimodale è di ridurre la sofferenza psichica e favorire la crescita individuale
nel modo più rapido e duraturo possibile. L’astinenza non è l’unico obiettivo del trattamento. Bisogna arrivare a cambiare la psiche ammalata dello stesso giocatore, e ridurre il suo IO ipertrofico, e riportarlo alle sue responsabilità, ad un rapporto più razionale con la realtà, nonché a riappropriarsi della sua emotività. Dunque l’intervento dovrà necessariamente essere integrato da tutta una serie di interventi psicologici (leggi psicoterapia) e psico – educazionale, non trascurando la terapia familiare, il reinserimento sociale e lavorativo

Cesare Guerreschi

Segreteria S.I.I.Pa.C. – Bolzano

LETTERA ALLA REDAZIONE DI Medicina 33

Gentile Dr. Onder e gentile Redazione di Medicina 33,
l’Osservatorio Psicologia nei Media ha ricevuto alcune segnalazioni in merito ad un vostro servizio andato in onda il 02/03/09 sul tema del Gioco d’azzardo Patologico.
A seguito di tali segnalazioni, abbiamo richiesto parere ad un esperto del nostro comitato di esperti, nella persona di Cesare Guerreschi (qui potete vedere il nostro articolo
http://www.osservatoriopsicologia.com/2009/03/06/medicina-33-il-neurologo-ed-il-gioco-dazzardo-patologico/ )
Ci auguriamo di aver contribuito all’integrazione della vostra informazione. Siamo a disposizione per tutte le ulteriori delucidazioni.

Cordiali saluti

per la Redazione dell’Osservatorio Psicologia nei Media

Luigi D’Elia

Fabio Fareri

Author: Fabio Fareri

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10 Comments

  1. guardo spesso la trasmissione e in nessun caso (almeno dei numerosi che ho visto) i disturbi mentali sono stati trattati da un esperto che non fosse un neurologo o uno psichiatra. L’appoccio prevalente è quello della psichiatria classica che dichiaratamente sostiene un’eziologia organicista. Nulla in contrario, però due appunti: anche molti medici sostengono la necessità di un intervento psicoterapeutico nella maggior parte dei distubi, secondo esistono altre correnti teoriche nate in ambito sia medico che psicologico, perchè non parlarne mai?

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  2. concordo in pieno con l’intervento precedente (Laura Ferrari), ho sempre seguito Medicina 33 e non è difficile notare che difficilmente si parla di interventi psicoterapeutici…per quanto riguarda l’intervento del neurologo a proposito del gioco d’azzardo patologico io l’ho trovato decisamente inappropriato…credo che si continuino a mandare messaggi non del tutto appropriati alla gente che cerca di accostarsi a situazioni problematiche…

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  3. Quel Luciano Onder lo ospita sistematicamente il Dottor Covelli, per parlare di malesseri di natura psichica. La ragione è chiara agli addetti ai lavori. Il discorso è lungo e vecchio: la malattia mentale non è stata ancora accertata da un punto di vista medico, quindi non esiste da questo punto di vista. Si deve parlare di sindromi. infatti, attualmente non esistono esami medici oggettivi (come analisi del sangue, diagnostiche per immagini, ecc) che siano in grado di rivelare un’anomalia del cervello. La psichiatria è abusiva. Ok se si vuole dare una panoramica anche del funzionamento del cervello, ma il fallimento della psichiatria nel rendere conto dell’insorgenza e nel mantenimento della preseunta malattia è evidente da secoli. La psicologia clinica, che usa concetti e non sostanze chimiche non avrà raggiunto lo status di disciplina scientifica, ma è sicuramente valida: raggiunge l’obiettivo di spiegare la costituzione, il mantenimento e la cura di malesseri psichici. La balla della genetica è solo per alimentare il mercato dei farmaci; e si appoggia su un terreno fertile, vale a dire un meccanismo di difesa psichico per cui con la pasticca non mi metto in diuscussione.
    Per chi ne volesse sapere di più, date uno sguardo al sito del CCDU e del CCHR. Allo Sascheramento che fanno del DSM. Magari leggersi qualche articolo o testo di Eliot Valenstein. Esemplare è il suo libro “Blaming the Brain”

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  4. Il CCDU? Quello legato a Scientology? Quel movimento fondato da una persona che dichiarava perle di questo genere: “È ora che il popolo proibisca ai suoi politici di continuare ad associarsi a questi cattivi consiglieri: gli psichiatri e gli psicologi”?
    (Fonte: L. Ron Hubbard, “Ciarlatani e imbroglioni”, 1969
    http://www.lronhubbard.org/itl/fightrae/page076.htm)

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    • E’ stato fondato da Scientology ma non ha più niente a che vedere.
      Ti invito a vedere ccdu.org e cchr.org. Troverai tanti documenti.
      l’icona di questo movimento non è Hubbard, ma uno psichiatra famoso: Thomas Szasz. Un suo libro per tutti: “il mito della malattia mentale”

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      • Ah, scusa, avevo perso qualche puntata. Dunque ora le cose sono in questo modo: vengono da lì, ma non ne fanno più parte.

        Comunque, almeno fino a oggi questo non è cambiato, si dichiarano orogliosi di venire da lì. Cioè da un movimento fondato, appunto, da uno che la pensava in quel modo: “Siamo orgogliosi di essere stati fondati, a livello internazionale, dalla Chiesa di Scientology, che ha lunga storia di conquiste nel campo dei diritti umani”.
        http://www.ccdu.org/il-ccdu-parte-della-chiesa-scientology

        Insomma, non riesco proprio mai, nonostante i miei sforzi, a considerarli degli interlocutori attendibili. Probabimente è un mio limite, non so.

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        • @Silvia Bianconcini, Piccolo errore di punteggiatura nel mio commento qui sopra:
          “…da un movimento fondato, appunto, da uno che la pensava in quel modo. (PUNTO E A CAPO)
          ‘Siamo orgogliosi…”.

          Sennò non si capisce quel che volevo scrivere.

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  5. Quanto al programma di Onder: secondo la mia umile opinione il problema non sta nel fatto che dia spazio solo ai medici. In fondo il programma si chiama “Medicina 33”, non “Medicina e Psicologia 33”: dunque guardandolo ci si aspetta per l’appunto che parli dei problemi di salute dal punto di vista medico.
    Credo che il problema sorga quando certi ospiti del programma parlano di temi a cavallo tra il medico e lo psichico affermando con assoluta certezza che l’unico modo di intervenire è quello medico. Non mi aspetto certo che un medico parli anche da psicologo, ci mancherebbe, mi basterebbe che quando i problemi hanno diverse chiavi di lettura lo spettatore ne venisse avvertito.

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  6. sono Riccardo membro di giocatori anonimi un’associazione di recupero per giocatori dipendenti posso portare la mia testimonianza di giocatore in recupero sul buon risultato che si puo’ ottenere frequentando i gruppi di auto aiuto di giocatori anonimi.Personalmente li fequento da sette anni e non gioco piu’ da altrettanti.Ringraziandovi per l’interesse che mostrate per il nostro problema,sicuramente socialmente sottostimato un cordiale saluto da Richi giocatore in recupero.

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  7. spett sig.order vorrei fare questa domanda ad un neurologo
    ho la sclerosi multipla dal 2003 x 5 anni ero autosufficente
    guidavo la macchi ccamminavo pian piano ma camminavo
    ad agosto del 2008 mi si e’bloccata la gamba destra e non riesco piu’
    ad essere autosufficente ho fatto la risonanza M.al cervello e hanno
    riscontrato una lesione di 10.ml che mi ha sconvolto la vita
    volevo chiedere al neurolo se questa lesione e’un male incurabile
    perche’.sto andando in depressione ho contattato diversi neurologi
    e mi hanno rienpito di farmaci nessuno di loro mi ha,mai detto che e’un male incurabile distinti saluti fuschi vincenzo parma viale dei mille 56
    cell.3381394430 grazie

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