La mente al cinema

 

di Luigi Starace

 

La Mente al Cinema, sezione del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, arrivato quest’anno alla sua nona edizione, ha registrato per il secondo anno consecutivo la partecipazione di oltre quindici lavori in concorso, più alcuni fuori gara. Novità di quest’anno la partecipazione dell’Osservatorio Psicologa nei Media, come giuria di qualità, mentre per la giuria del concorso si prevedono giurati quasi tutti in quota rosa.

La Mente al Cinema è il nome dato alla categoria in gara del Festival del Cinema Indipendente di Foggia dedicata al mondo della psiche. In tutta Italia non c’è nessun altro festival del cinema che preveda una sezione permanente dedicata alla  mente. Esistono rassegne ed eventi singoli, ma nessuno organico ad una realtà concorsuale più ampia. Un piccolo primato per il Festival di Foggia.

La Mente al Cinema è il risultato della collaborazione triennale della Cattedra di Psichiatria di Foggia, il Festival del Cinema Indipendente e l’Associazione di Promozione Sociale “Stigmamente”. Da anni infatti si è cercato di offrire una prospettiva diversa, non politicizzata, meno concettuale e cognitiva ma più empatica e coinvolgente sul mondo della psiche.

Una grande zona d’ombra sul mondo della psiche è la stigmatizzazione della malattia mentale.

Additare e isolare la diversità rende la cura e la salute mentale molto più difficili da praticare, tuttavia privilegiando un linguaggio capace di stimolare l’intelligenza emotiva, ossia l’empatia, si è riscontrato, in ricerca (studi condotti su tutta la provincia di Foggia), che il pregiudizio sulla sofferenza mentale può essere attenuato. I film sono uno di quei strumenti che rendono l’alchimia possibile.

Furono organizzate tre serate a Foggia, presso il Teatro del Fuoco e due decentrate a Manfredonia, presso il Cinema S.Michele. Ogni serata a tema ha proposto approfondimenti diversi: Frontiere, Periferie, Sperimentale, Storie al femminile e Documenti. Fra gli ospiti anche l’entusiasta rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe. In totale cinque incontri da quattro ore ciascuno interamente dedicati al mondo della psiche.

Dal punto di vista cinematografico, il primo anno, 2008 de La Mente al Cinema, (VIII Festival del Cinema Indipendente di Foggia) si è rivelato essere un caleidoscopio  di linguaggi e stili convergenti sul mondo della psiche. Era quello che ci si attendeva, ma non sperava, nelle più rosee previsioni; sorprendente anche il numero di lavori in gara: ventiquattro fra cortometraggi, documentari e lungometraggi per un totale di poco meno di diciotto ore di proiettato. Diverse ed eterogenee sia le  correnti stilistiche presenti (film dogma, commedia nera, intervista, documentario in soggettiva, fiction) sia le tematiche proposte (salute mentale, empatia, forti emozioni, pressione sociale, anticonformismo,diversità culturale, dipendenze, manicomi, arteterapia). Pochi in verità, ad un’analisi più accurata, gli stereotipi sono stati rappresentati solo in funzione della narrazione. Racconti, proposte e speranze, insomma, più che denuncia d’attacco. E’ emersa una voglia di comunicare propositiva, capace di far pulsare anche le tempie degli spettatori, tanto che è difficile non commuoversi in alcuni passaggi.

Il premio è stato conferito dalal giuria presieduta dallo psichiatra Francesco Bollorino, ideatore e direttore di Psychiatry on line, a pari merito al documentario “Cerasella, la vera storia del femminiello napoletano” di Massimo Andrei e a “Ritratto di famiglia” di Cosimo Terlizzi. Menzione speciale per “La giornata di Eva” di Clara Salgado. Da ricordare fuori concorso i notevoli lavori di Giuseppe Riefolo “Per via del levare”, consulente de La stanza del figlio e “Separazione” di Giorgio Magliulo.

Chiara Santi

Author: Chiara Santi

Share This Post On
You are not authorized to see this part
Please, insert a valid App IDotherwise your plugin won't work.

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *