Alberto Pellai sulla morte di Giovanni Bollea

Famiglia Cristiana, 07/02/2011

“Il professor Giovanni Bollea era un grande scienziato e un grande uomo”, commenta così Alberto Pellai (psicoterapeuta, curatore della rubrica Crescere un figlio insieme di Famiglia Cristiana) la scomparsa del padre della moderna neuropsichiatria italiana, fondatore e direttore dell’Istituto di neuropsichiatria infantile di Roma. “Per primo in Italia  ha aperto un varco sul fronte della cura e della terapia del disagio psicologico nei bambini. Di formazione medica, in un momento in cui tutta la medicina guardava ai problemi neuropsichiatrici dell’infanzia in una prospettiva soprattutto farmacologica, lui ha cominciato invece a fare intravvedere l’importanza della psicoterapia per l’età evolutiva e ha formato, direttamente o indirettamente attraverso i suoi scritti, tutti coloro che oggi operano in questo settore”.

Ma la grandezza di Bollea non si basava solo sul suo sapere scientifico ma anche sull’essere un accademico che ha saputo parlare al grande pubblico: “Ogni sua apparizione televisiva era un’occasione per capire qualcosa di più non solo del mondo dell’infanzia, ma di ogni singolo bambino che ci vive a fianco. Aveva uno sguardo speciale non solo per i bambini, ma anche per i genitori che a loro stanno accanto”.
Il libro a più ampia diffusione di Bollea: “Le madri non sbagliano mai”, secondo Pellai, “nasconde già nel titolo una grande verità, non uno slogan, ma una vera e propria prospettiva relazionale con cui il professore Bollea si è sempre avvicinato a chi gli chiedeva aiuto. Nel modo di essere di ogni genitore accanto al suo bambino lui non ha mai cercato la patologia, ma il punto di forza su cui fare leva per ricostruire relazioni affaticate, per medicare emozioni impazzite, per supportare disagi inevitabili.
E’ definito da tutti il padre della neuropsichiatria italiana, ma noi genitori dovremmo sentirlo un po’ come il padre della nostra paternità e maternità. I pediatri da cui portiamo i nostri figli, gli psicologi del consultorio da cui ci siamo fatti aiutare nei corsi di preparazione al parto, gli insegnanti delle scuole che hanno approfondito i temi della psicopedagogia: in un modo o in un altro, chi vive e lavora a contatto con i nostri figli ha nel proprio DNA professionale qualche traccia lasciata dal suo lavoro.

Alberto Pellai ha anche un suo personale ricordo: “Conservo il ricordo di una grandezza espressa in forma di assoluta semplicità. Gli chiesi un’introduzione a un mio libro. Gli mandai le bozze e una lettera molto riverente. Ne ricevetti in cambio una telefonata piena di apprezzamenti e cordialità, grande stima e una magnifica prefazione. Così potei incontrarlo di persona più volte. E a me, che di fronte a lui mi sentivo piccolo piccolo, lui non fece altro che dire parole di complimentazione: voleva farmi sentire grande. Ma, forse, perché questo è ciò che ha fatto in tutta la sua vita: aiutare i piccoli a diventare grandi, insegnando ai grandi a tornare piccoli”.

Gabriella Alleruzzo

Author: Gabriella Alleruzzo

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